Tematica Animali preistorici

Eryon arctiformis Schlotheim, 1820

Eryon arctiformis Schlotheim, 1820

foto 592
Foto: Woudloper.

Phylum: Arthropoda Latreille, 1829

Subphylum: Crustacea Pennant, 1777

Classe: Malacostraca Latreille, 1802

Ordine: Decapoda Latreille, 1802

Famiglia: Eryonidae De Haan, 1841

Genere: Eryon Desmarest A.G. , 1822

Descrizione

Questo artropode era lungo circa una dozzina di centimetri. Il cefalotorace di questa forma era protetto da un carapace pentagonale o esagonale, largo e dai bordi taglienti. Il margine anteriore era corto e sprovvisto di rostro, con spine notevolmente sviluppate; gli occhi posti su peduncoli, erano composti e di discrete dimensioni. La superficie dorsale del carapace era gibbosa e presentava una cresta longitudinale mediana; questa cresta proseguiva lungo i sei segmenti dell’addome, che era più stretto del cefalotorace ma più o meno della stessa lunghezza. La coda (telson) era costituita da una spina corta, circondata da due lame ovali a formare una sorta di ventaglio. Le appendici dell’erione includevano due corte antenne, due chele lunghe e strette e cinque paia di zampe (pereiopodi): le prime quattro paia terminavano in piccole chele, mentre il quinto paio aveva essenzialmente caratteristiche deambulatorie. L’erione viveva in lagune marine o in acque poco profonde e costiere, nutrendosi di piccoli organismi. Dal momento che i suoi parenti attuali vivono a grandi profondità, si presume che l’erione o una forma a esso simile sia migrata, nel corso del Cretaceo, da ambienti costieri fino a raggiungere gli abissi oceanici. Non è noto il motivo di questo cambio di habitat. I fossili migliori di Eryon si rinvengono nel deposito a conservazione eccezionale di Solnhofen, la laguna pietrificata rinvenuta in Baviera. Sono numerosi gli esemplari completi di questi animali. La specie più nota è Eryon arctiformis. Altre forme a esso simili includono Cycleryon, rinvenuto anch’esso a Solnhofen, e Coleia, comune in vari giacimenti italiani.

Diffusione

Crostaceo estinto appartenente ai malacostraci decapodi. Visse dal Giurassico inferiore al Cretaceo inferiore (195-110 milioni di anni fa). I suoi resti sono stati ritrovati in vari giacimenti d’Europa, in particolare il ben noto lagerstätte di Solnhofen (Germania).

Bibliografia

–Anselme Gaëtan Desmarest (1817). "Crustacés fossiles". Nouveau dictionnaire d'Histoire naturelle appliquée aux arts, à l'Agriculture, à l'Économie rurale et domestique, à la Médecine, etc. COR-CUN. T. 8: 495-519.
–Cyril Walker & David Ward (2002). Fossils. Smithsonian Handbooks (2nd ed.). Dorling Kindersley. ISBN 978-0-7894-8984-5.


00909 Data: 25/11/1996
Emissione: Animali preistorici
Stato: Great Socialist People's Libyan Arab Jamahiriya